GRANDE SODDISFAZIONE PER LA DECISIONE DEL TAR DELLA CALABRIA
La Delegazione reggina della LIPU esprime grande soddisfazione per la decisione assunta dal TAR della Calabria, che accogliendo la richiesta di sospensiva di numerose associazioni protezionistiche ha annullato il calendario venatorio,
disponendo la sospensione immediata della caccia in tutto il territorio regionale.
Viene cosi ripristinata la legalità violata dalla Giunta Scopelliti, che con grande arroganza la scorsa estate aveva adottato un calendario venatorio viziato da numerosi elementi di illegittimità, non tenendo in alcun conto le modificazioni normative introdotte dall’articolo 42 della legge comunitaria 2009 e le indicazioni dell’ISPRA. Non a caso la Regione Calabria è stata condannata dal TAR anche al pagamento delle spese processuali.
Avevamo ragione noi, afferma la LIPU, quando l’estate scorsa avevamo condannato la decisione della Giunta Regionale, che aveva agito nel solo interesse di una categoria, quella dei cacciatori, con disprezzo della collettività dei cittadini che hanno interesse, al contrario, alla tutela della fauna selvatica.
La pronuncia del TAR, secondo la LIPU, avrà un altro importantissimo effetto, sia pure indiretto e temporaneo. Determinerà, di fatto, la fine dello stato di illegalità che è stato tollerato in questi giorni in provincia di Reggio Calabria.
Per tutta la terza decade di ottobre ed in questi giorni di novembre, infatti, decine di migliaia di uccelli migratori, in particolare Tordi bottaccio ed Allodole, sono stati massacrati spesso con l’ausilio di richiami elettronici, vietati dalla legge. Molti cacciatori, sostiene la LIPU, ci hanno segnalato questi gravissimi fatti.
In provincia di Reggio, sostiene la LIPU, i controlli su altoparlanti ed uccellagione, fatte salve alcune “isole felici”, sono di fatto inesistenti.
LIPU Reggio Calabria
– 11.2010 –
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