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Viterbo – Il veterinario Alessandro Achilli racconta il calvario che ha fatto seguito all'adozione del dolce Gastone che ora cerca casa

 

“Salvo un cane e vengo bersagliato con sanzioni e multe…”

 

 

 

 
Gastone

 

 

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Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – L’ho notato mesi fa. Era lì che vagava, in zona strada Bagni.

Un pastore maremmano, solo per strada. Il cane sembrava docile, così mi sono avvicinato. Ho capito subito che non stava bene: era eccessivamente magro, debilitato. Un’evidente zoppia a causa di una grave malformazione agli arti posteriori ed una tumefazione dolente sul costato. Ho provato a prenderlo ma, purtroppo, è scappato.

Il giorno dopo, dopo essermi organizzato con altre persone, sono tornato in zona per un secondo tentativo, ma il cane non c’era. Il motivo? Era stato accalappiato e portato al canile sanitario.

Dopo due giorni mi sono recato al canile dove ho notato immediatamente che al cane non era ancora stata prestata alcuna cura e le sue condizioni erano peggiorate in modo preoccupante. A questo punto, l’unico modo per salvarlo era curarlo a mie spese. Per farlo avrei dovuto portarlo fuori dal canile e l’unico modo era adottarlo. Così l’ho adottato e l’ho chiamato Gastone!

L’ho ricoverato nella mia clinica per 15 giorni, ho accertato una malformazione agli arti posteriori, un’infestazione da ecto ed endo parassiti (pulci e vermi) e un ascesso sul costato dovuto ad un forasacco, causa di pleurite con febbre alta e rischio di sepsi. E l’ho curato (castrazione compresa). Tutto a mie spese, con costi pari a circa 850 euro. In questo modo ho liberato anche il comune da questo impegno.

Gastone poi è guarito. L’ho portato a casa. Ma, a casa mia ci sono altri tre cani. E lui, purtroppo, non andava d’accordo con due di loro. Così, in attesa di trovare qualcuno che lo adottasse, l’ho portato al canile comunale di Bagnaia dove l’hanno accettato. Da quel giorno ho fatto il possibile perché Gastone potesse trovare una casa, ma ad oggi una casa non ce l’ha.

E in tutti questi mesi ho provveduto a comprare il cibo per Gastone a mie spese e a curarlo quando aveva bisogno. Se il cane fosse rimasto “non adottato” tutte queste spese sarebbero state a carico del Comune e, quindi, dei contribuenti. E come ringraziamento per il senso civico e per l’etica professionale il comune, a luglio 2016, mi ha notificato una sanzione di 308 euro per mancata comunicazione alla Asl dello stallo del cane presso il canile di Bagnaia.

Così, si è configurato il reato di abbandono di animale (oltre il danno la beffa). In quel frangente nessuno della Asl o del comune ha accennato al fatto che da quel momento avrei dovuto pagare per lo stallo del cane al canile comunale. Per evitare ulteriori perdite di tempo e spese legali, ho pagato la sanzione che, tuttavia, giudico insensata e immorale. Ma non finisce qui.

Il giorno 2 febbraio mi è stata notificata un’altra sanzione. Questa volta da parte del Comune di Viterbo: 640 euro pari a 80 euro al mese per 8 mesi di spese di pensione del cane. Ma come si può stabilire quanto sia il costo del mantenimento di Gastone? Il cibo l’ho sempre comprato io, il cane è stato curato da me, ma chi ha redatto il verbale non lo può sapere perché, dopo il mese di aprile, non ci sono stati più controlli. E mi chiedo anche come si possano chiedere soldi per la pensione dal momento che il canile comunale non è una pensione. Un posto in cui Gastone ha imparato a stare, dove vive libero e in armonia con gli altri cani, in uno stato di estremo benessere.

Ora mi viene chiesto di portare via il cane entro cinque giorni dovendolo sottoporre allo stress di uno spostamento e costringendomi a portarlo in una pensione in cui vivrà in un box tutto il giorno. Mi domando se sia questo l’atteggiamento auspicabile da parte del comune verso un cittadino e un professionista del settore che con senso civico ed etica professionale presta il suo servizio per aiutare un animale sgravando il comune da molti oneri (ricordo che se non avessi adottato Gastone le spese sanitarie sarebbero state a carico del Comune e il cane sarebbe comunque finito al canile di Bagnaia. E chi avrebbe pagato per le sue crocchette?).

Mi chiedo se l’impegno nel garantire il benessere degli animali consista nel far allontanare un cane da un posto dove si è ben integrato e dove vive sano e spensierato. Forse, chi di dovere, se ne potrebbe rendere conto se si recasse più spesso a visitare gli animali, cosa che io faccio costantemente. Il 3 febbraio sono stato a trovarlo e l’ho trovato grasso, scodinzolante e felice con i suoi compagni di “cella”, una cella di quasi 5000 mq2, una cella in cui sta da un anno e noi tutti ( forse qualcuno no) sappiamo quanto i cani siano abitudinari. Ho trovato gli operatori che con tanta passione e sacrificio lavorano tutti i giorni al canile tristi all’idea di doversene separare perché in questi mesi si sono affezionati a lui. Queste persone lavorano e sudano tutti i giorni per far stare i cani nel miglior modo possibile.

Mi chiedo inoltre quali siano i reali interessi dietro l’accanimento sul canile di Bagnaia. Un tale impegno di accertamenti e verifiche potrebbe essere indirizzato verso cose più importanti per la città come le strade da terzo mondo, le discariche a cielo aperto e la morte del centro storico. Ma, evidentemente, sono ritenuti più dannosi 45 cani che vivono felici al canile.

Approfitto dello spazio che vorrete concedermi per cercare un adozione del cuore per Gastone, visto che è stato sfrattato da chi dovrebbe tutelare il suo benessere. Gastone è maschio, castrato, giovane, ha una zoppia al posteriore a causa di una leggera malformazione agli altri ma a parte questo è un cane sano, con un carattere stupendo e con tanta voglia di vivere!

Alessandro Achilli
Medico Veterinario
t.3333457287

da ETRURIA NEWS
Luisa Ciambella e il Canile di Bagnaia una storia infinita

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Eccoci di nuovo a trattare un argomento, ormai divenuto scottante, che è quello del canile di Novepani a Bagnaia.

 

La nostra amica Loredana Pronio lo scorso martedì 7 febbraio ha intervistato il Consigliere Regionale Daniele Sabatini sulla questione, dove è stato messo in risalto che da parte dell’amministrazione non sembra esserci la volontà di risolvere i problemi, anzi tutt’altro, laddove i problemi vengono risolti si cerca di crearli.

Lo stesso Sabatini, in trasmissione, dichiara che il Comune di Viterbo, non ha minimamente affrontato con la regione l’unico problema che ha il canile, cioè il vincolo urbanistico ed idrogeologico.

Però per la nostra assessora Luisa Ciambella (senza il buco) il problema grosso del comune è quello di dover mantenere i 42 cani di proprietà privata, equiparando la questione ad una truffa ai danni dell’ente, “anche se si trattasse di un solo cane”, come da sua dichiarazione scritta su un commento di un post della pagina facebook di Viterbo Civica, commenti allegati in un nostro precedente articolo.

Inoltre il suo problema è che, “se si giustifica un comportamento così grave, per un solo cane, si potrebbe arrivare a giustificarne molti di più”. Per concludere la nostra integerrima assessora ha messo in risalto che per la nostra comunità 42 cani pesano sulle tasche dei cittadini 42.000 euro all’anno, cosa non vera, in quanto da una relazione presentata da Viterbo Civica, si è risaliti al fatto che il costo per cane, complessivo di tutte le spese, è stato, per l’anno 2015, di € 900,00

Sfortunatamente per la nostra Ciambella (senza il buco) il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, infatti oltre al nostro Consigliere Regionale, Daniele Sabatini, anche noi siamo andati a fare degli approfondimenti su alcuni argomenti, e guarda caso ci è capitato tra le mani sia il verbale della ASL del 13/05/2016 prot.gen. 33522 che una missiva dell’associazione Amici Animali. che ha in gestione il canile di Bagnaia come da convenzione stipulata nel settembre 2007 e rinnovata solo nel 2014 ed attualmente in vigore in regime di prorogatio, protocollata in comune in data 9 giugno 2016.

Verbale ASL

 

In una sua missiva del 12 gennaio 2017 rivolta alle associazioni animaliste cara Luisa Ciambella (senza il buco) lei dichiara che “la moglie di Cesare si dice non deve essere solo seria ma lo deve anche sembrare”, appunto lo deve sembrare infatti, perché suppongo che lei abbia letto quanto dichiarato nella missiva dell’Associazione Amici Animali in risposta al verbale della ASL dell’11 maggio 2016 dove si evidenziavano i famosi 42 cani di privati, che, quanto meno per rispetto, sarebbe stato opportuno rispondere.

 

Lettera di risposta al verbale ASL dell’Associazione Amici Animali

 

Nella citata lettera l’Associazione in questione ha ampiamente illustrato che, ai sensi del combinato disposto degli art.1 e 3 della convenzione, tra il Comune di Viterbo e l’Associazione Amici Animali, stipulata nel settembre 2007,  spetta all’Associazione ed al servizio veterinario ASL la valutazione dei casi urgenti e del rientro dei cani precedentemente adottati.

Per cui, per quanto concerne l’Associazione, sembra non debba operare alcuna pratica di legge ritenendo i cani ospitati in perfetta regola ed in linea con le norme della convenzione in essere sin dal 2007.

Quindi a questo punto ci viene il dubbio che qualcosa non va sulla questione canile cara Luisa Ciambella in quanto sta accumulando figuracce su figuracce, chissà se prima o poi si farà chiarezza una volta per tutte e la Ciambella finalmente avrà il buco?

CANILE DI BAGNAIA: I PROBLEMI SI POSSONO SUPERARE

 

   Scrivo sulla questione di Bagnaia, perché da più parti sollecitata e perché ritengo, sommessamente, di poter contribuire ad una soluzione  soprattutto per coloro che non hanno voce e che, senza colpe, vivono una vita grama; i cani ristretti nei canili, infatti, sia chiaro, sono reclusi, questo al di là della retorica o del linguaggio burocratico.

   Parlo a titolo personale, ovviamente, perché il mio status di dipendente dell’ASL di Viterbo, settore veterinario, non mi consente di superare le decisioni che i vertici dell’ente hanno preso o prenderanno.

   Non ho alcuna veste istituzionale, ma conosco bene le dinamiche politiche che attengono a questioni complesse, poiché sono stata Consigliere Comunale per oltre un decennio, con la specifica delega agli animali, che ho mantenuto, gratuitamente e con grande piacere, anche negli anni successivi, da semplice cittadina.

   Non sono quindi digiuna sull’argomento, che posso valutare da punti di vista differenti, con le cognizioni e l’esperienza necessarie, tuttavia, piaccia o meno, esso non può essere affrontato senza un’indispensabile inclinazione a produrre il bene degli amici animali, senza l’imprescindibile obiettivo di migliorare realmente le loro condizioni di vita.

   Lasciatemelo dire, senza alcuna retorica, a volte è necessario farne un caso personale, perché ci occupiamo di – non mi stancherò mai di ripeterlo – esseri senzienti, di vite che noi gestiamo e delle quali non possiamo non essere responsabili, anche quando, la sera torniamo nelle nostre comode abitazioni, lasciando loro in una gabbia, senza libertà e senza un umano che dia loro l’affetto che anelano.

   Chiariti in premessa gli indispensabili termini del problema, occorre specificare che il canile di Bagnaia, ubicato in località Novepani, nasce per l’infaticabile opera di Elvia Viglino che ha sempre ragionato in termini di animalismo, inteso come infinito amore per gli animali. Elvia non è una manager, non è una politica e l’amministrazione forse non è la sua dote migliore, ma in decenni di attività ha fatto molto di più di quello che altri addetti ai lavori, l’ASL o le varie amministrazioni comunali potranno mai sognarsi di fare. Se il suo operato presenta carenze, credo che la cosa migliore da fare sia sostenerla, aiutarla, non contrapporsi a lei o giocare a nascondino con il rimpallo delle responsabilità che celano forse obiettivi diversi, talvolta non commendevoli.

   L’attuale Amministrazione Comunale ha un modo di procedere quantomeno bizzarro. Il Sindaco Michelini non è precisamente assertivo sul tema, lasciando spazio, molto spazio in verità, alla sua vice, la Dottoressa Luisa Ciambella, la quale, invece di contribuire a un percorso solutivo condiviso, sceglie la strada della contrapposizione e predilige il gioco delle tre carte, piuttosto che la trasparenza e il corretto confronto. La stessa afferma di rifiutare lezioni e in questo sbaglia, perché chiunque può giovarsi delle cognizioni altrui, a maggiore ragione se l’età giovanile e la non lunga esperienza consiglierebbero umiltà, prudenza e continenza verbale.

   Si sostiene che l’attuale canile ha una sede non ideale. Benissimo, in un leale contraddittorio, si dica se sono disponibili e convenienti aree migliori e se questo è il reale progetto dell’Amministrazione Comunale.

   Tutti, apparentemente, sono concordi nel ritenere che il “Parco Canile” sia l’ottimale soluzione, conciliando corretti criteri di animalismo alle esigenze di una proficua ed economica gestione delle risorse pubbliche. Nel corso del Convegno del 26/11/2016, al quale i vertici del Comune di Viterbo non hanno partecipato, è stato presentato un progetto reale, peraltro già altrove realizzato e perfettamente funzionante. Sindaco e Assessore competente dicano, con chiarezza, se vogliono realizzare quel progetto di “Parco Canile” o meno, oppure se hanno alternative preferibili.

   La Regione Lazio ha esternato con chiarezza, attraverso autorevoli Consiglieri di maggioranza, di non avere alcuna ostilità al progetto e se il Comune ritiene che sussistano problemi per la sua realizzazione, deve indicarli chiaramente affinché l’ente regione possa contribuire a risolverli.

   La strada migliore è la Conferenza di Servizi che, se promossa correttamente, ovvero indicando, se non un progetto almeno un piano di fattibilità, consente ai vari partecipanti, in tempo reale, di porre in essere un contributo concreto e significativo. Mi permetto di segnalare che a essa, come alle Commissioni Comunali, possono partecipare soggetti idonei a fornire un contributo. Essi saranno preseni senza diritto di voto, ovviamente, ma potendo fornire un supporto ideativo e documentale, spesso utilissimo. È una prassi di democrazia rappresentativa e di opportuna trasparenza, alla quale non comprendo l’ostilità, apparente, di Michelini e della Ciambella. Una buona amministrazione non parla di concessioni, perché i cittadini non sono sudditi, bensì favorisce la partecipazione e le decisioni condivise,  evitando sterili contrapposizioni.

   Similmente, non si capisce per quale motivo il Comune di Viterbo non agevola la creazione di un organo consultivo permanente come potrebbe essere la Consulta per gli Animali che, a costo zero, consentirebbe di usufruire, sull’argomento, di specifiche competenze, utili a formare scelte amministrative logiche. Essa, in altri Comuni, chiamando a partecipare rappresentanti delle varie associazioni animaliste, esperti veterinari, tecnici e politici, ha dimostrato di essere un utile strumento che, favorendo il confronto di differenti punti di vista, consente opportune sintesi decisionali, smorzando dannose tensioni. Magari se essa fosse stata realizzata anche a Viterbo, avrebbe consentito all’Assessore Ciambella di sapere che il canile di Bagnaia opera in regime di convenzione forfettaria che, di per sé, evita in radice la sussistenza dei presunti abusi di cui la stessa si lamenta, prendendoli a pretesto per gestioni ondivaghe.

   In generale, concordo con il vice sindaco che i cittadini viterbesi hanno difficoltà economiche. Essi le condividono con la maggioranza degli Italiani e le ragioni di tale deprecabile contingenza non sono certamente afferibili ai costi dei canili, che si azzererebbero se fossero perseguite efficaci politiche animalistiche a contrasto del randagismo, bensì la responsabilità assoluta è addebitabile alle pessime scelte di chi li amministra, sia a livello nazionale, sia a livello locale. Credo che un po’ di sana autocritica sia assolutamente necessaria, prima di fare affermazioni generiche e oggettivamente eccepibili.

   Spero di avere fornito un contributo oggettivo atto a risolvere un problema cogente che non può essere affrontato in regime di contrapposizione o mediante rinnovi compulsivi a breve scadenza, degni di una trama da thriller, però non idonei ad una programmazione gestionale da tutti auspicata, che certamente, con tali sistemi, il Comune non favorisce. Similmente è opportuno non celare gli appuntamenti cruciali, chiamando invece, per tempo, i soggetti interessati a parteciparvi e senza credere di fare graziose concessioni, perché la rappresentanza istituzionale è un servizio pro tempore, che deve essere svolto nell’interesse generale e non asservito ai propri interessi o a quelli dei sodali.

   Infine, un piccolo suggerimento, da donna orgogliosamente ingenua; Luisa, mi consenta di chiamarla per nome, la guerra ai cani, non le procurerà alcun vantaggio, le astruse giustificazioni che si affanna a veicolare nei giornali non l’aiuteranno.

   Lei ha un futuro importante davanti a sé e so che è molto impegnata, come lo siamo tutte noi, donne, mogli, madri, politiche e professioniste in carriera, in costante lotta contro il tempo e gli impegni, ma uno di questi giorni, da sola, senza fotografi o collaboratori al seguito, torni al canile, quello di Bagnaia, quello che in qualche modo, ora dipende anche da lei e dalle decisioni che prenderà. Si vesta in maniera adatta perché si sporcherà, li guardi, ne prenda in braccio qualcuno, dia loro qualche bocconcino goloso e soprattutto distribuisca carezze, che è la cosa che ai cani piace di più. Non raccatterà voti, lo so io e lo sa anche lei, ma andrà via più serena, più cosciente della portata delle sue azioni, come amministratrice e come essere umano, Provi, magari mi ringrazierà….

                                                               Antonella Bruni

manifesto

Si è tenuto a Viterbo, sabato 26 novembre 2016, presso la sala Conferenze della Provincia il Convegno, con grande successo e la partecipazione di numerose persone e giornalisti sul :
PARCO CANILE A VITERBO…

UN SOGNO REALIZZABILE!!!

Questo non è solo un sogno delle nostre Associazioni Animaliste per far vivere meglio i nostri amici pelosi…
E'  UN PROGETTO CHE FARA'  RISPARMIARE SOLDI, ANZI, DARA' ANCHE GUADAGNI!
Solo un amministratore ottuso potrebbe non accorgersene.
Ci ha preso in giro l'Italia intera
per le nostre vie tradotte in inglese,
per la foto di Orvieto sul nostro sito cittadino,
perché volevamo ospitare le Olimpiadi!!

Per una volta potremmo essere visti come una citta' lungimirante e all'avanguardia!
Se soltanto si riuscisse a realizzare un
PARCO CANILE a Viterbo!!!!

Durante il Convegno è emerso, grazie ad un documento presentato dal Consigliere Regionale ENRICO PANUNZI, e letto pubblicamente dalla Dott.ssa Antonella Bruni, relatrice e moderatrice del Convegno, che il Parco Canile a Viterbo è attuabile, perché la legge vigente non pone ostacoli!!!!

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Il Parco Canile a Viterbo:
una scelta giusta, economica, etologicamente corretta 

ED E' EMERSO CHE E' POSSIBILE!!!!!!
IL PARCO CANILE A VITERBO
è la risposta più concreta contro il randagismo e la più economica contro la spesa collettiva per il mantenimento dei cani randagi. Una scelta civica, impegnata, e consapevole che gli organi competenti hanno il dovere di considerare!
Il Parco Canile è una struttura autofinanziata che coniuga il risparmio economico collettivo e la responsabilità etologica verso gli animali ospitati. Una struttura che rende piacevoli e fruibili le adozioni e che rispetta la salute psico-fisica degli animali ospitati. Niente gabbie e cemento ma sentieri immersi nel verde percorribili in sicurezza con la propria famiglia per scegliere l'amato compagno di vita!

LA PETIZIONE:  PARCO CANILE A BAGNAIA/VITERBO SI E' CONCLUSA!!!!!
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO FIRMATO SIA ON LINE CHE SUL CARTACEO E A TUTTI COLORO CHE SI SONO IMPEGNATI A RACCOGLIERE LE FIRME…..
 
GRAZIE A:                              

–  Alimentari Sale & Pepe di Sandro e Tiziana LA QUERCIA
via del Passetto
–  Underground di Mario Venanzi VITERBO
via della Palazzina, 1
Zoo 2001 di Arena M. Cristina VITERBO
via Mazzini, 93 – Centro Storico
–  Farmacia del Carmine – della Dott.ssa Filoscia VITERBO
via Castello Vetulonia, 20 – Quartiere Carmine
–  Prosciuttificio Coccia Sesto VITERBO
via Lega dei Dodici Popoli, 37 – Quartiere S. Barbara
–  Bar Stadio di Aldera Bonifazi VITERBO
via Palazzina (chiuso il lunedì)
–  Parafarmacia"lo Speziale" VITERBO
Piazza Crispi, 11 – Quartiere Cappuccini
–  Eco Parrucchiere Unisex – Estella &Serena  VITERBO
via Monte Santo  n° 37
Studio Vetrerinario Damiani/Sordini  VITERBO
via degli Artiglieri, 23 – Quartiere Ellera
Supermercato CONAD  LA QUERCIA
via del Santuario, 4
–  Ornella Caporossi – tel 346.800.9461 VITERBO
–  Francesca Rossi  BAGNOREGIO
Rita Capulli  VITERBO
–  Francesca Filippini  VITORCHIANO
Maria Mutolo – tel 328.979.9556  VITERBO

IMG-20161116-WA0030Il Parco Canile a Viterbo:
una scelta giusta, economica, etologicamente corretta 

ED E' EMERSO CHE E' POSSIBILE!!!!!!
IL PARCO CANILE A VITERBO
è la risposta più concreta contro il randagismo e la più economica contro la spesa collettiva per il mantenimento dei cani randagi. Una scelta civica, impegnata, e consapevole che gli organi competenti hanno il dovere di considerare!
Il Parco Canile è una struttura autofinanziata che coniuga il risparmio economico collettivo e la responsabilità etologica verso gli animali ospitati. Una struttura che rende piacevoli e fruibili le adozioni e che rispetta la salute psico-fisica degli animali ospitati. Niente gabbie e cemento ma sentieri immersi nel verde percorribili in sicurezza con la propria famiglia per scegliere l'amato compagno di vita!

LA PETIZIONE:  PARCO CANILE A BAGNAIA/VITERBO SI E' CONCLUSA!!!!!
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO FIRMATO SIA ON LINE CHE SUL CARTACEO E A TUTTI COLORO CHE SI SONO IMPEGNATI A RACCOGLIERE LE FIRME…..
 
GRAZIE A:                              

–  Alimentari Sale & Pepe di Sandro e Tiziana LA QUERCIA
via del Passetto
–  Underground di Mario Venanzi VITERBO
via della Palazzina, 1
Zoo 2001 di Arena M. Cristina VITERBO
via Mazzini, 93 – Centro Storico
–  Farmacia del Carmine – della Dott.ssa Filoscia VITERBO
via Castello Vetulonia, 20 – Quartiere Carmine
–  Prosciuttificio Coccia Sesto VITERBO
via Lega dei Dodici Popoli, 37 – Quartiere S. Barbara
–  Bar Stadio di Aldera Bonifazi VITERBO
via Palazzina (chiuso il lunedì)
–  Parafarmacia"lo Speziale" VITERBO
Piazza Crispi, 11 – Quartiere Cappuccini
–  Eco Parrucchiere Unisex – Estella &Serena  VITERBO
via Monte Santo  n° 37
Studio Vetrerinario Damiani/Sordini  VITERBO
via degli Artiglieri, 23 – Quartiere Ellera
Supermercato CONAD  LA QUERCIA
via del Santuario, 4
–  Ornella Caporossi – tel 346.800.9461 VITERBO
–  Francesca Rossi  BAGNOREGIO
Rita Capulli  VITERBO
–  Francesca Filippini  VITORCHIANO
Maria Mutolo – tel 328.979.9556  VITERBO

IMPORTANTISSIMO!!!!! 

MICROCHIP GRATUITO PER TUTTI

047_ridimensionare_ridimensionare350

IL COMUNE DI TARQUINIA
in collaborazione con il
 Servizio Veterinario Asl di Viterbo
e La Lega nazionale per la Difesa del Cane (sezione di Tarquinia)

organizza
LA GIORNATA DEL MICROCHIP GRATUITO
che si terrà
SABATO 19 NOVEMBRE
dalle ore 9 alle 13
in via Vecchia Stazione, 10/B
TARQUINIA

Lo rende noto l'assessore MARIA ELISA VALERI delegato ai diritti degli animali

Viterbo

Polpette killer, torna l’allarme in molte zone

 

Polpette killer, uccisi un cane e due gatti

 

Torna l’allarme polpette killer.

Stavolta la zona presa di mira dai criminali di turno, o dai disturbati mentali che sfogano la propria frustrazione su chi non può difendersi, è quella della Grotticella, dove l’altra mattina un cane ha rischiato la pelle dopo aver addentato appunto una polpetta di carne avvelenata. La bestiola si è salvata solo grazie ai riflessi pronti del suo padrone, che fortunatamente aveva con sé un “antidoto”, l’acqua ossigenata.

Il cane “sopravvissuto” si chiama Magoo mentre il padrone è l’ex capo di gabinetto della Provincia Mario Lega, che ha postato su Facebook il suo stato (“su tutte le furie”), raccontando l’accaduto e mettendo in guardia i concittadini, dal momento che non tutti i proprietari di cani hanno l’accortezza di portarsi dietro l'acqua ossigena quando portano Fido a fare una passeggiata.

“Magoo ha rischiato grosso – racconta Lega -. Mi trovavo con i miei cani nel parco comunale, alla fine di via Tullio Cima, nella zona della Grotticella, quando mi sono accorto che il cane stava mangiando qualcosa. Impaurito, e a ragione, per ciò che si sente tutti i giorni, sono subito corso da lui e mi sono accorto che stava tranquillamente mangiando della carne macinata, confezionata a polpetta e depositata in terra da qualche delinquente”. La parola delinquente non è esagerata: avvelenare un cane o qualsiasi altro animale d’affezione è un reato e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni, oltre a un’ammenda da 51 a 516 euro. 

“Immediatamente – continua – gli ho fatto bere, forzatamente, un flaconcino di acqua ossigenata, che porto sempre al seguito, e ho atteso l’effetto. In breve tempo ha rigurgitato la polpetta fino ad arrivare ai succhi gastrici. Dopo poco, su consiglio del veterinario, gli ho dato del carbone attivo. Nel giro di poco, vuoi anche perché il lasso di tempo intercorso fra l’avere mangiato la polpetta e l’averla rigurgitata, è stato breve, la paura è passata. Magoo ora non sa neppure che rischio ha corso”.

 

Mostra  Fotografica “TANTI per TUTTI  viaggio nel volontariato italiano”
a Viterbo dal 4 al 12 giugno (Sala Anselmi e Palazzo Santoro)

Il Gruppo Fotografico Magazzino 120  inaugura a Viterbo il 4 giugno le due Mostre locali “Tanti per Tutti viaggio nel volontariato italiano” alle ore 17.00 presso la Sala Anselmi in via Saffi, e alle ore 18.30 presso Palazzo Santoro (sede dell’ordine dei Cavalieri di Malta) a Piazza Verdi 4.

La mostra s’inserisce nel progetto fotografico collettivo, nazionale, fortemente voluto e realizzato dalla F.I.A.F, Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche.

La Federazione vive dell’attività di numerosissimi volontari che donano il loro tempo, lavoro e competenza alla comunità degli appassionati di fotografia, ed è solo una delle tantissime strutture di volontariato che alimentano il vivere civile e che rendono un insostituibile servizio nei differenti settori di attività. “Per molti di noi il volontariato è quello che dà maggiore significato al nostro tempo, che ci rende liberi e consapevoli, che ci permette di coltivare le passioni e gli interessi oltre la vita professionale, pur se soddisfacente”. Da qui l’idea di “TANTI per TUTTI” che ha coinvolto tutti i gruppi affiliati FIAF, più di 700 fotografi, portando alla realizzazione di una mostra nazionale e di 150 mostre locali aperte contemporaneamente in tutta Italia, tra cui quelle di Viterbo, e la pubblicazione di due volumi.

Il Gruppo Fotografico Magazzino 120 ha fatto sua l’iniziativa, cercando di dare voce a diverse realtà di volontariato del nostro territorio.

Nella Sala Anselmi, sarà rappresentata l’A.S.D. di Volontariato Vitersport Libertas, associazione sportiva dilettantistica di volontariato che da quaranta anni offre la possibilità di fare sport a circa 100 atleti con disabilità. Autori del progetto: Carlo Panza, Roberto Laurenti, Nino Morabito e Leonardo Curreri. Le immagini sono state realizzate durante la preparazione e lo svolgimento di una partita valevole per il campionato italiano di hockey e negli allenamenti in piscina.

A Palazzo Santoro, cinque sono le Associazioni di volontariato rappresentate.

Rosanna Papalini propone l’attività di ABIO – Associazione per il bambino in ospedale. Sono presenti a Viterbo nel reparto pediatrico dell’Ospedale di Belcolle. “Donare un sorriso ai bambini in ospedale: questa è la missione dei volontari ABIO”.

Michele Furci presenta il laboratorio teatrale integrato cinofilo “Un cane per amico”. “Abbaiare Stanca” è l’esperienza di un gruppo di lavoro di volontari, educatori, pazienti psichiatrici, artisti di strada e due cani per la crescita della consapevolezza di sé e per l’integrazione e condivisione.

Roberto Laurenti espone la realtà dei volontari dell’Ass.ne Amici Animali Viterbo, che assistono ogni giorno, con devozione amorevole, oltre 300 cani randagi e abbandonati, in attesa di trovare loro una nuova famiglia.

Vittorio Faggiani presenta due lavori. Il primo sul Centro Socio Riabilitativo “San Carluccio” che, attraverso l’opera di educatori e volontari, assiste ragazzi che presentano un certo grado di disabilità, con attività e laboratori che vanno dal coro, ai clown di corsia, al teatro. Il secondo è un progetto di Agricoltura Sociale, avviato presso “Il Giardino di Filippo”, che fa del rapporto con la natura e gli animali lo strumento per generare benessere e realizzare azioni di accoglienza nei confronti di persone speciali.

I lavori realizzati dai fotografi del Magazzino 120 sono stati selezionati per la mostra nazionale che si terrà presso il CIFA Centro Italiano Fotografia d’Autore a Bibbiena (AR) e faranno parte del volume ad essa dedicato. Ulteriore visibilità per tutti quei volontari viterbesi che si adoperano per la comunità.

Le mostre resteranno aperte tutti i giorni, dal 4 al 12 giugno, dalle ore 17.00 alle ore 20.00

– 02 giugno 2016 –

venanzi

ELVIA VIGLINO a nome dell’Associazione AMICI ANIMALI onlus manda un augurio affettuoso al
Presidente ENCI Regionale MARIO VENANZI
che, ancora una volta, ha dimostrato la sua grande capacità manageriale allestendo a Roma una mostra canina internazionale che ad oggi ha raggiunto le 5.200 iscrizioni.
BRAVISSIMO!!!!!!
P.S. complimenti all’Amministrazione Comunale di Viterbo che, ancora una volta, si è lasciata sfuggire questa grande occasione. ELVIA

–  25 novembre 2015 –

 

 

LETTERA DI ELVIA VIGLINO….

"Cari Amici,
        anche oggi mi sono sentita chiamare CANARA, da un amico, ex-assessore di una vecchia Amministrazione del Comune di Viterbo.
È vero, noi animaliste siamo canare, ma anche gattare, pecorare, cavallare, ecc…
Noi, da anni, puliamo gli escrementi degli animali, ma quelli come lui perché non hanno mai pulito la “merda” che sta in alcune Amministrazioni pubbliche, certo non tutte, ma che ancora oggi puzzano in maniera fastidiosa?
Siamo felici di essere animaliste, amico P "

(firmato)
ELVIA VIGLINO